Ho utilizzato il lupo come immagine del profilo del blog in maniera del tutto istintiva, perchè lo considero il mio animale totem. Sono numerose le leggende che ruotano intorno alla figura del lupo. Per alcune popolazioni (in particolare per i Nativi Americani), il lupo rappresenta da sempre il Maestro interiore cui dare ascolto: è, infatti, un animale che denota grande saggezza, lungimiranza e abilità strategica. Una delle sue caratteristiche più interessanti consiste nel fatto di saper conciliare l’individualismo e l’amore per la libertà con l’assoluta dedizione al branco: vive, infatti, alcuni momenti in solitudine, ma poi si unisce nuovamente al branco, cui è legato da un vincolo gerarchico molto forte. All’interno di una comunità di lupi, ciascun individuo assume un ruolo ben definito, che viene riconosciuto e rispettato da tutti gli altri. Oltre che al branco, il lupo è estremamente legato alla propria famiglia: se trova una compagna adeguata, le resterà fedele per tutta la vita.
Ho appreso la storia di un uomo (di cui, purtroppo, non ricordo il nome) che, negli Stati Uniti, ha vissuto per alcuni mesi con un branco di lupi, sottoponendosi alle regole e ai riti di iniziazione che coinvolgono tutti i membri del gruppo. Nel raccontare la sua vicenda, quest’uomo sottolineava la grande intelligenza e capacità di visione dei lupi. Vi è, ad esempio, un rito che obbliga ogni maschio ad “offrire” la gola al morso di un maschio di rango superiore, per dimostrare la propria fiducia nel fatto che il “carnefice” non lo ferirà a morte. Anche il protagonista di questa storia ha dovuto sottoporsi ad una simile prova; ha raccontato, però, che il lupo incaricato di “iniziarlo” in questo modo lo ha morso con una forza molto minore rispetto a quella usata di consueto: l’animale infatti sapeva che, se si fosse comportato diversamente, l’uomo sotto di lui sarebbe certamente morto.
Purtroppo, per secoli, il lupo è stato temuto perchè considerato un pericolo per le greggi: perciò, intorno a questo animale sono sorti molti pregiudizi e miti da sfatare. Le fiabe per bambini descrivevano il lupo come un animale solitario e feroce, incline ad attaccare l’uomo in qualunque circostanza. Questo è falso: è molto raro che un lupo attacchi un essere umano; se succede, è possibile che sia affamato o ferito, oppure che si senta minacciato.
Mi sono sempre chiesta se sia vero che i lupi ululano alla Luna… E’ un’idea molto romantica ma, probabilmente, del tutto irrealistica! L’ululato aiuta i lupi a rimanere in contatto con gli altri membri del branco. Affinché il suono dell’ululato possa propagarsi fino ad alcuni chilometri di distanza, il lupo deve alzare il collo all’insù: questa posizione potrebbe aver fatto nascere la leggenda secondo la quale i lupi ululano alla Luna. Tuttavia non è da escludere che, durante le fasi di Luna crescente, la maggiore luminosità notturna faccia sentire, in qualche modo, i propri effetti sulla fauna selvatica e quindi anche sui lupi. Ho trovato in rete una bellissima leggenda sulla relazione tra la Luna e il lupo, che voglio riproporre in questo articolo:
«C’erano una volta due fratelli: il Sole e la Luna. Essi facevano parte della schiera degli dei immortali e, insieme, si contendevano il cielo. Il primo governava il giorno, la seconda la notte. Erano molto uniti e il fratello amava la sorella tanto quanto la sorella amava il fratello. Ma qualcosa opprimeva il cuore della Luna: per tutta la durata della sua vita aveva guardato il mondo solo dall’alto, senza mai potersi avvicinare al suolo; come ogni cosa proibita, la terra era per lei un richiamo irresistibile, che le straziava il cuore. Tutto ciò rendeva la Luna infelice e nemmeno il fratello riusciva a ridonarle il sorriso.
Così, un giorno, il Sole decise di aiutarla a scendere dal cielo, con la promessa che sarebbe tornata prima del calar della notte, così nessuno si sarebbe accorto della sua assenza. La Luna, felice, poté finalmente toccare quella terra che per molto tempo aveva bramato. E fu proprio qui che ella incontrò il Lupo. Egli era molto bello, con il pelo bianco e i muscoli possenti. Si guardarono per un attimo. Gli occhi dorati del Lupo incontrarono quelli argentei della Luna. E fu così che il Lupo si innamorò della Luna. Tuttavia, egli non sapeva chi lei fosse ed ella dovette tornare nel cielo, come promesso. Così furono costretti a lasciarsi. Il Lupo, però, aveva piantato nel cuore della Luna il germoglio del primo amore, così ella non poté dimenticarlo.
Il Sole si accorse del cambiamento avvenuto nel cuore della sorella e, quando vide il Lupo cercare una bellissima fanciulla con occhi e capelli d’argento sulla terra, capì che cosa era accaduto. Come si è già detto, il Sole amava molto la sorella e non poteva sopportare la sua infelicità: decise, così, che avrebbe aiutato il Lupo e la Luna ad incontrarsi. Essi si sarebbero visti di giorno, mentre il Sole distraeva gli dei e gli uomini con la sua luce abbagliante. E così il Lupo e la Luna divennero amanti. Il Lupo prese sembianze umane per poter amare meglio la Luna, ma in tal modo cominciò ad invecchiare. La Luna non poteva sopportare di continuare a vivere mentre il Lupo moriva. Decise di rinunciare alla sua immortalità e di non tornare mai più in cielo.
Gli dei si adirarono: non potevano sopportare che uno di loro abbandonasse il suo compito per amore di un mortale. Essi punirono i due amanti: la Luna venne imprigionata per sempre nel cielo, con le stelle a sorvegliarla, e il Lupo fu condannato a chiamarla incessantemente con il suo malinconico ululato, ogni notte per l’eternità. Ancora una volta, il Sole non poté sopportare la sofferenza della Luna. Egli convinse gli dei a concedere loro la possibilità di incontrarsi ancora. E’ per questo motivo che, una volta al mese, non si vede la Luna nel cielo: ella è scesa sulla terra per incontrare il suo amato, che solo in quella notte può riprendere una forma umana.
Ancora oggi, a distanza di secoli, il Lupo rincorre ogni notte la Luna nel cielo, senza mai poterla avvicinare. Ancora oggi la Luna, infelice e pallida, guarda dall’alto il suo Lupo e aspetta con ansia la notte in cui potrà stringersi di nuovo al suo petto.
Il Lupo si è innamorato della Luna e nessuno, nemmeno gli dei, potrà mai cambiare le cose».