Ho interrogato il bellissimo mazzo “Keepers of the Light” del giovane ricercatore spirituale Kyle Gray, chiedendo ai Maestri di indicarci a che punto ci troviamo e dove dovremmo dirigerci in questo momento della nostra vita. Sono uscite due carte stupende, il cui messaggio complessivo appare come una somma di buoni ingredienti in grado di fondersi magnificamente tra loro, dando vita a un “impasto” coerente, profumato ed invitante.
Melchizedek. Questo nome si riferisce ad un Alto Sacerdote menzionato sia nel Libro della Genesi che in numerosi altri testi, nonché ad uno dei tre reggenti della Biblioteca dell’Akasha (gli altri due sono Michele e Metatron). Il compito di Melchizedek è quello di assistere la Terra nel suo processo di ascensione. Questa carta compare come un segnale: nel ricordarci che siamo giunti al termine di un ciclo di apprendimento, ci esorta ad impegnarci per andare incontro al nuovo traguardo che ci attende. Abbiamo finalmente interiorizzato le lezioni che la vita ci ha impartito fino al momento presente, abbiamo accresciuto la nostra consapevolezza e siamo ora pronti per una transizione che ci consentirà di accedere ad un livello di apprendimento più elevato. Melchizedek, che lavora con la geometria sacra, ci invita a studiare il significato sotteso agli antichi simboli e alle forme geometriche che ci circondano, ma anche a divenire più consapevoli dei segni e dei messaggi che l’Universo ci invia. Siamo ora in grado di connetterci più profondamente con la nostra luce interiore, e veniamo incoraggiati a riversare questa luce sul mondo. Melchizedek ci guida in un percorso attraverso il quale giungeremo a conseguire l’oro della saggezza spirituale.
Paolo il Veneziano. Nonostante il soprannome ne evidenzi l’antico legame con la città di Venezia, questo Maestro è la “versione” disincarnata dell’artista rinascimentale Paolo Veronese: dopo la morte avvenuta nel 1588, egli ebbe l’opportunità di aiutare l’umanità condividendo con essa la grande saggezza che aveva acquisito durante le proprie incarnazioni. Uno dei suoi compiti principali è quello di esortarci a scoprire, ad esplorare e a offrire al mondo non solo i nostri talenti, ma anche la bellezza della nostra anima. Egli ci fa dono della Grazia, riversando su di noi onde di amore, ispirazione ed energia positiva. Lavora con artisti, scrittori, musicisti e designer, e con chiunque desideri portare alla luce e valorizzare i propri talenti nascosti. Qualunque idea creativa abbiate in questo momento, sappiate che essa è ispirata dal Divino. Se in passato vi siete sentiti bloccati, ora potrete finalmente ristabilire la connessione con il Sè Superiore, permettendo all’ispirazione di fluire naturalmente verso di voi. Condividete con gli altri ciò che emerge dalla vostra interiorità e non abbiate paura di fallire, perchè siete fortemente sostenuti e le buone occasioni non tarderanno ad arrivare: abbiate fede e coraggio!
Che cosa vogliono comunicarci, dunque, questi due Maestri? L’essenza del loro messaggio è che la Saggezza conquistata attraverso l’esperienza è molto preziosa sia per noi stessi che per coloro che ci circondano: grazie a questa Saggezza, infatti, possiamo realmente fare esperienza della Grazia, ovvero dei più magici doni che risiedono dentro di noi. Quando si raggiunge tale stato si è come un Fiume in piena: si è ricevuto così tanto che non si può far altro che donare e ancora donare… La strada è ormai aperta e il Fiume può dirigersi, senza ostacoli, verso l’Oceano… Non c’è nulla di cui aver paura e questo, il Fiume, lo sa!