Lunga vita al Frassino!

Quante storie si possono raccontare a proposito del frassino! E’ un albero tipico della collina e della bassa montagna, il cui tronco può arrivare fino ai 40 metri di altezza. Ha grandi foglie composte e ogni anno produce numerosi grappoli di semi alati. Il suo legno è bianco, duro e flessibile: prima dell’avvento della plastica e di altri materiali, serviva per fabbricare oggetti sottoposti a forti sollecitazioni, come manici di utensili, remi, racchette da tennis, sci; fino al Settecento veniva usato per realizzare lance, giavellotti e picche.

Posto sotto gli influssi del Sole, è l’albero cosmico, simbolo di iniziazione e rinascita, di tutto ciò che è divino e incorrotto. Presso i Greci il frassino era sacro a Poseidone, re del mare. I marinai portavano addosso un pezzetto del suo legno per proteggersi dall’annegamento. Il dio, che nella spartizione dell’Universo con i suoi fratelli aveva preso possesso delle acque (mentre Zeus aveva ricevuto il cielo e Ade il mondo sotterraneo), causava terremoti che non coinvolgevano la pianta, robusta ed elastica. Solo il fulmine poteva colpirla e lacerarla, poiché Zeus era più potente di Poseidone.

Ma il frassino fu oggetto del culto più straordinario nei paesi nord-europei, dove era sacro a Odino. Snorri Sturluson, scrittore islandese (1178-1241), nel suo poema “Edda” parla del frassino Yggdrasil, pilastro di sostegno del mondo e ponte tra il cielo e la terra fin dalla notte dei tempi. Secondo l’antico druidismo, tre sono le radici di Yggdrasil e tre le fonti magiche che le innaffiano. Le radici dell’Yggdrasil affondano nel Mondo Inferiore dell’Annwin, dove hanno dimora le forze più elementari e indomabili della natura.

Presso la prima radice c’è la fonte del Fato o del Destino, custodita da tre donne, le “Norne”. Le tre creature, Urd, Verdanti e Skuld, sono le uniche che conoscono le vicende del passato, del presente e del futuro di uomini e Dei. Il loro compito consiste nel preservare l’integrità dell’Yggdrasil e a questo scopo innaffiano le sue radici con l’acqua e il fango della Fonte del Fato. Le tre Norne trascorrono il tempo tessendo teli di lino oppure giocando tra loro, mettendo in palio il destino degli uomini. Durante il giorno intagliano le Rune su tavolette di legno per dominare le forze dell’Yggdrasil e per conoscere i destini e la storia del Cosmo.

La seconda radice dell’Yggdrasil ospita la fonte custodita dal gigante Mimir, che racchiude la conoscenza archetipale della Natura. Alla fonte di Mimir si era rivolto Odino, lasciando in pegno il proprio occhio per ricevere in cambio la sapienza che gli avrebbe permesso di regnare sugli altri Dei della stirpe degli Asi. A coloro che vi bagnano le labbra, Mimir dona scienza e saggezza; la stessa fonte, tuttavia, vigila affinchè i curiosi e gli indegni non possano avvicinarsi.

La terza radice risiede nel Niflheim, la terra del freddo. Essa affonda nei meandri degli inferi, nelle tetre regioni dei trapassati. Vicino a questa radice vi è un pozzo misterioso dalla profondità infinita che comunica con altri mondi persi nell’oscurità. Questo luogo è infestato dai serpenti, a capo dei quali c’è il terribile drago Niddghorr, abilissimo a rosicchiare la radice procurando fremiti all’albero. Soltanto l’aquila che nidifica lassù, tra le fronde di Yggdrasil, può vincere il drago. E’ scritto però nel Libro del Destino che la loro guerra non cesserà che alla fine del mondo.

Albero cosmico

Un tempo si credeva che il frassino fosse una panacea contro spiriti maligni, fatture e attacchi occulti, tanto che per tenerli lontani era sufficiente bruciarne alcuni rametti e spargerne le ceneri sulla soglia di casa. Tale era ritenuta la sua potenza contro il male che, per impedire a un vampiro di uscire dalla tomba, era necessario piantargli nel cuore un paletto di frassino.

Con i rami e le foglie di questa pianta si fabbricano talismani per salute, protezione e prosperità. Se sapete usare le bacchette terapeutiche (che individuano le aree malate del corpo così come quelle rabdomantiche individuano le fonti d’acqua), non troverete miglior legno di quello del frassino.