Gli Unicorni non esistono… o forse sì!

Recenti ricerche confermano che l’unicorno ha popolato davvero la Terra, anche se il suo aspetto era un po’ diverso da quello che l’immaginario collettivo ci ha restituito.

L’unicorno è l’animale mitologico per eccellenza e dalla notte dei tempi si fantastica sulla sua reale esistenza; oggi un team di scienziati sembra confermare la teoria secondo la quale, in un tempo neppure troppo remoto, gli unicorni avrebbero davvero popolato il nostro pianeta.

Un ritrovamento di fossili conferma l’esistenza degli Unicorni

Gli unicorni esistono? Sì, o almeno hanno abitato la Terra fino a circa 30 mila anni fa. Recenti ricerche pubblicate sul Journal of Applied Sciences hanno portato alla luce fossili animali riconducibili all’Unicorno Siberiano, una specie già nota ai paleontologi, ma che si credeva estinta da almeno 350 mila anni, un tempo ben più lungo di quello ora preso in considerazione.

La scoperta è stata effettuata in Kazakistan, dove gli esperti hanno portato alla luce un grande cranio fossile ben conservato. Il ritrovamento ha in parte rivoluzionato le conoscenze acquisite fino ad oggi, permettendo agli scienziati di ricavare informazioni più accurate su questo strano animale.

L’Unicorno Siberiano (Elasmotherium il suo nome scientifico) non assomiglia propriamente all’immagine “standard” che tutti conosciamo del candido unicorno, simile ad un grazioso cavallo dotato di un grande corno sul capo. L’animale che davvero ha popolato il nostro pianeta era, invece, più simile ad un grosso rinoceronte molto peloso e robusto, con un unico grande corno che partiva dal muso.

Elasmotherium

Gli scienziati sostengono ora che alcuni esemplari siano riusciti a sopravvivere fino a 30 mila anni fa, pascolando e trovando rifugio nelle vaste praterie sud-occidentali della Siberia, nonostante il nucleo più consistente della stessa specie si fosse estinto in tempi ben più remoti, cioè 350 mila anni or sono.

L’Unicorno tra fantasia e realtà

Nell’immaginario collettivo l’unicorno viene rappresentato come un cavallo, solitamente bianco e talvolta alato, con un grande corno sulla fronte. Esistono raffigurazioni molto antiche di questo mitologico animale che da sempre affascina l’uomo: la sua elegante figura è stata esaltata, nel tempo, non solo dalla pittura e dalla scultura, ma anche dalla letteratura. Nella cultura europea l’unicorno è simbolo di saggezza e purezza. Nel Medioevo si credeva addirittura che il corno di questo animale avesse proprietà magiche e curative. In un inventario del tesoro papale si fa riferimento a “corna di unicorno” utilizzate per fare l’assaggio di tutto ciò che era presentato a Papa Bonifacio VIII, alla fine del 1200. Probabilmente in quel caso non si trattava altro che di zanne di narvalo (cetaceo dotato di un lungo dente avvitato su se stesso), ma la vana ricerca dell’unicorno ha sempre affascinato l’uomo e il mancato ritrovamento di resti di questo animale ha ovviamente contribuito al suo mito.

Unicorno

Se non è possibile affermare che gli unicorni siano realmente esistiti sul piano fisico, è tuttavia (quasi) certo che essi esistano sui piani sottili, come esseri di luce caratterizzati da vibrazioni elevatissime, proprio come quelle angeliche. Ho trovato conferme a questa ipotesi da varie fonti, anche se non posso affermare di aver “incontrato” personalmente queste eteree creature. Credo che, in tal senso, sia particolarmente affidabile la testimonianza di Georg Huber, autore del libro (che vi consiglio) “La pulizia energetica della casa”. Alla domanda «Lavori anche con le energie degli unicorni e dei draghi? Ci credi?», Georg risponde in questo modo:

«No, non lavoro con le energie dei draghi o degli unicorni. Mi considero innanzitutto un cristiano. Ovviamente mi succede spesso di entrare in contatto con credenze “moderne” e “antiche”, tra cui rientrano anche gli unicorni e i draghi, ma ho troppa poca esperienza con queste forme di energia. Conosco Melanie Missing e una volta ci siamo confrontati sui campi energetici e gli unicorni. Le dissi che non ho alcuna relazione con essi; la notte successiva ebbi un sogno rivelatore: ero in piedi con un’altra persona davanti a una grande caverna, eravamo vestiti in modo strano, sembravamo quasi egizi. A ogni modo, eravamo davanti a questa caverna e la osservavamo: al suo interno c’erano innumerevoli unicorni. Dopo questa rivelazione non posso più escludere l’esistenza degli unicorni. Decisi poi di sperimentare questa energia anche nella pulizia energetica e li invocai. Fu un’esperienza davvero sorprendente vedere gli unicorni galoppare energeticamente attraverso l’appartamento. L’effetto fu molto forte, ma comunque piacevole. Finora non ho mai avuto alcuna esperienza con le energie dei draghi, ma immagino che anch’esse possano dare un aiuto molto purificante».

E poiché già sento sul collo il fiato dei temibili draghi, e mai vorrei attirare su di me le loro ire, dedicherò presto un articolo anche a queste “focose” creature…

Drago