L’uomo ha da sempre riconosciuto nella natura forme geometriche perfette, espressioni viventi di formule algebrico-matematiche: dalla spirale della conchiglia nautilus alla disposizione dei semi del disco del girasole, dalla forma esagonale delle cellette delle api ai petali dei fiori. Se partiamo dal presupposto che tutti gli elementi del creato (animati e non) sono indissolubilmente collegati, qualsiasi forma osservata ci rimanda alla struttura geometrica dell’Universo e ci induce a percepire la connessione del Tutto, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Alcune geometrie naturali esercitano su di noi un potente fascino, in quanto espressione di un particolare rapporto numerico – chiamato “sezione aurea” o “proporzione divina” – contenente in sé la perfezione del creato.
Esempi di geometrie considerate manifestazioni del Divino si ritrovano in tutte le culture antiche: ricordiamo ad esempio i solidi platonici in Grecia e gli Yantra in India. Forse la geometria sacra più conosciuta è quella del Fiore della Vita, simbolo che appare trasversalmente in molte culture, epoche e civiltà. Il più famoso, rinvenuto dal ricercatore Drunvalo Melchizedek inciso sulle pareti del tempio di Abydos in Egitto, presenta delle particolarità che secondo l’autore potrebbero essere ricollegabili a civiltà più evolute della nostra.

Altro esempio di geometria sacra è il Cubo di Metatron, considerato una Mappa della Creazione del nostro Universo. Il suo nome deriva da quello dell’Arcangelo Metatron, che compare nelle tradizioni giudaica, cristiana e islamica. Il Cubo è una complessa figura geometrica tridimensionale composta da 13 sfere (energia femminile) tenute insieme da linee (energia maschile) che partono dal centro esatto di ciascuna sfera. Inoltre, il Cubo di Metatron contiene in sé le cinque forme chiave (note come solidi platonici) che si trovano alla base della creazione: il tetraedro, l’esaedro, l’ottaedro, il dodecaedro e l’icosaedro.

La forma più antica di tutte, senza la quale non esisterebbe la vita, è però rappresentata dal Toroide, un insieme di cerchi che partono tutti dallo stesso centro. Si tratta di una forma che si ritrova negli atomi, nelle galassie, nei buchi neri e nei buchi bianchi, e alcuni scienziati sostengono che il nostro intero Universo sia un gigantesco Toroide. Quando è rappresentato in 3D, esso appare come un vortice di energia a forma di ciambella, ma al suo centro (chiamato “punto zero”) non c’è semplicemente il vuoto, bensì un numero infinito di possibilità.

Spostandoci in Oriente, ci imbatteremo in antichissime forme geometriche quali Mandala e Yantra. Una delle più sacre e conosciute in India è lo Sri Yantra, che rappresenta la creazione e l’equilibrio dell’Universo, maschile e femminile che si intersecano in un continuo divenire dalla Sorgente, rappresentata dal puntino centrale.

Queste geometrie sono fonte di ispirazione anche per l’uomo contemporaneo: la loro semplice osservazione può condurre all’acquietarsi della mente e favorire stati di benessere. Ci aiutano a mantenere l’attenzione focalizzata sul momento presente e ci aprono le porte a stati di coscienza superiore, che favoriscono l’intuizione e la trascendenza. Appendere alla parete un Fiore della Vita oppure un Cubo di Metatron può apportare cambiamenti significativi all’energia degli ambienti in cui viviamo o svolgiamo le nostre attività (ad esempio uffici, palestre yoga o luoghi destinati ad incontri collettivi). Utilizzare queste forme geometriche come ciondoli apporta benefici di tipo fisico. Esistono anche energizzanti da appoggiare in piano per creare piccoli spazi sacri, oppure per riequilibrare e caricare acqua, cristalli e altri oggetti.