Le giornate si accorciano, i primi freddi si fanno sentire e l’umidità ci trasmette sensazioni non sempre gradevoli. Come scaldarsi? Riscoprendo magari il piacere delle spezie, che possono essere utilizzate per preparare profumatissime bevande calde.
Le spezie sono sostanze vegetali essiccate impiegate in cucina, in farmacia e in erboristeria, ma anche in profumeria e nella cosmesi. In Oriente oggi non c’è piatto o profumo che non ne contenga, ma sono in realtà conosciute e apprezzate fin dai tempi antichi. Per gli Egizi erano in grado di donare forza e salute, proteggendo addirittura dalle epidemie. I Greci le utilizzavano per migliorare sapore e digeribilità in cucina, ma anche come elemento di seduzione nei profumi. Presso gli antichi Romani le spezie erano così costose da rappresentare quasi un simbolo di status sociale. Nel Medioevo panetti di zafferano valevano quanto l’oro e venivano accatastati nei magazzini dai ricchi. Nel Rinascimento e nel Seicento si faceva larghissimo uso delle spezie in cucina per conservare e profumare gli alimenti.
Le spezie hanno sempre avuto un posto d’onore anche nei rituali magici e religiosi. Ne “I giardini incantati”, libro di culto per quanto riguarda la magia declinata al femminile, Devon Scott fornisce indicazioni preziose sugli utilizzi tradizionali delle spezie più comuni. Vediamo in sintesi che cosa afferma l’autrice in proposito.
Cannella. E’ energetica e ricostituente. Ottima la tintura, che può essere realizzata macerando 100 grammi di corteccia tritata in mezzo litro d’alcool a 75° per cinque giorni. Sotto gli influssi del Sole, entra nei rituali d’amore come afrodisiaco.
Cardamomo. Ha un frutto che entra nella preparazione del curry. E’ un ottimo digestivo e rinfresca la bocca. Sotto gli influssi di Marte, il suo uso magico è riservato ai rituali erotici, poiché accresce la potenza sessuale.
Chiodi di Garofano. Vengono utilizzati da secoli in cucina, per facilitare la digestione e profumare l’alito, far passare nausea e vomito, contrastare l’affaticamento mentale e, in particolare, calmare il mal di denti. Sotto gli influssi di Marte, scacciano la negatività e le ossessioni.
Coriandolo. E’ dotato di piccoli frutti globosi che si fanno seccare e si conservano in barattoli. Conditi con uno sciroppo di zucchero, nel Rinascimento divennero confettini profumati e colorati, che venivano lanciati sulla folla durante le feste popolari. Per questa ragione i tondini di carta colorata che si tirano a Carnevale sono stati chiamati “coriandoli”. Sotto l’influsso di Venere, i suoi frutti entrano nei rituali afrodisiaci. Portati addosso in un sacchettino di seta rossa, accrescono il sex appeal e il potere di seduzione; in un sacchettino di cotone rosa tenuto in casa, attirano amicizia e armonia.
Cumino. Presso Greci e Romani era un sostituto del pepe. Secondo i Germani e i Celti impediva alle fate di rubare pane e dolci, e anche per questa ragione veniva sparso sul cibo in abbondanza. E’ sotto l’influsso di Mercurio e nella stregoneria moderna si usa soprattutto per combattere maldicenze e calunnie.
Curcuma. E’ comunemente utilizzata per adulterare lo zafferano (di cui ha il colore ma non il sapore), perchè molto più economica. In Oriente viene impiegata anche per tingere le stoffe. Sotto gli influssi di Giove, portata in un sacchettino di seta azzurra dona saggezza e ponderatezza.
Noce Moscata. Per il suo inconfondibile aroma, ben si accompagna a formaggi, carni, verdure. L’olio essenziale combatte dolori reumatici e coliche. Pianta protetta dal Sole, entra nei rituali magici per la salute, la fortuna economica e il potere personale.
Pepe. Consacrato a Marte, è considerato un tonico per i fisici debilitati, ma anche un afrodisiaco. Entra nei rituali finalizzati a stabilire il proprio potere su qualcuno, quindi anche nei riti di fascinazione erotica. Il pepe di Cayenna invece protegge dal male: usatelo quindi non solo sui cibi, ma anche nei sacchettini e nei vasi di protezione.
Senape. E’ sotto il dominio di Mercurio. I suoi semi, portati addosso in un sacchettino, stimolano l’intuizione; mescolati all’incenso, scacciano la negatività.
Sesamo. Della pianta, che si trova sotto l’influsso del Sole, si usano solo i semi, sia in cucina sia in ambito magico: da un lato conferiscono al pane un sapore particolare, dall’altro rientrano, misti a incenso, nei rituali per la risoluzione di problemi che sembrano insuperabili. In India, i semi di sesamo vengono bruciati durante i rituali funebri per accompagnare l’anima nell’aldilà e aiutarla a liberarsi dal ciclo delle reincarnazioni.
Vaniglia. Consacrata a Venere, ha un aroma dolce che rende tranquilli e socievoli, aiutando ad instaurare un clima di amicizia e armonia.
Zafferano. E’ sotto gli influssi del Sole. Si aggiunge all’incenso nei rituali per richiamare coraggio e forza morale, ma anche per propiziare il benessere.
Zenzero. E’ sotto gli influssi di Marte e viene messo in sacchettini di seta rossa, da portare al collo, per attirare l’amore passionale e predisporre ad avventure erotiche disimpegnate: tenetelo quindi ben lontano da voi se siete alla ricerca di un rapporto solido e duraturo!