L’arrivo del nuovo anno invita sempre a qualche piccolo rito propiziatorio. Le tradizioni di Capodanno affondano le proprie radici negli antichi rituali praticati per ingraziarsi gli dei, ovvero tutti gli aspetti dell’esistenza che essi incarnavano.
Fu Giulio Cesare che, nel 46 a.C., fissò il Capodanno il primo di gennaio, in seguito all’introduzione del calendario Giuliano. Già allora, nel corso di quella notte, i Romani usavano scambiarsi “strenne”, ovvero dolci o frutti accompagnati da ramoscelli d’alloro che provenivano da un boschetto consacrato a Strenia, dea portatrice di fortuna e felicità.
Molto antica è anche l’usanza di indossare qualcosa di rosso, nelle ore che segnano il passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo. Secondo alcuni, infatti, questa tradizione sarebbe nata in Cina, dove questo colore era considerato capace di allontanare demoni e spiriti maligni tra cui il leggendario Nìàn, un mostro “mangia uomini” che farebbe la sua comparsa proprio durante il Capodanno cinese. Questa funzione protettiva avrebbe poi fatto del rosso un colore portafortuna, da utilizzare anche durante le cerimonie nuziali come augurio di fertilità e felicità in amore. Secondo un’altra versione, l’uso del colore rosso a Capodanno risalirebbe invece all’antica Roma, come la stessa tradizione delle strenne: durante il Capodanno romano, infatti, uomini e donne indossavano qualcosa di rosso come simbolo di fertilità, salute, ricchezza e potere.
Oltre all’uso del rosso, molti sono i riti e i simboli portafortuna tradizionalmente legati alla notte più lunga dell’anno. Vediamone alcuni.
Lenticchie, uva e melograno. Sono simboli di abbondanza e prosperità, anche economica. Il cotechino con le lenticchie evoca l’abbondanza di risorse e per questo motivo non dovrebbe mai mancare sulle tavole di Capodanno: le lenticchie in particolare sono un simbolo del denaro che entra in casa, perchè simili a piccole monete. Questa stessa simbologia si può riscontrare nei chicchi d’uva, o nei semi rossi e succosi del melograno.
Peperoncino. Usato come decorazione sulla tavola di Capodanno, il peperoncino rosso è considerato un potente amuleto contro la malasorte, grazie al colore acceso e al piccante che sprigiona.
Candele verdi. Si accendono a scopo propiziatorio, per attirare prosperità economica e buona salute.
Baciarsi sotto il vischio. E’ uno dei riti più noti per garantire lunga vita a una storia d’amore. Regalare un rametto di vischio al partner è simbolo di un sentimento intenso e, ci si augura, eterno!
Aprire la finestra poco prima della mezzanotte. Si apre la finestra di una stanza buia per far uscire la negatività e si chiude quella di una stanza illuminata per far restare in casa le energie positive. Un altro rito scaramantico simile (ma sconsigliato a chi vive in città o non ha vicini di casa ben disposti!), consiste nel buttare dalla finestra un vecchio oggetto per lasciarsi simbolicamente alle spalle ciò che non si vuole più portare con sé nell’anno nuovo.
Botti e falò. Sparare botti o, ancor meglio, accendere un falò dove sia possibile, rappresenta un rituale particolarmente significativo per l’inizio di un nuovo anno: il fuoco “brucia”, cioè purifica e rigenera le scorie del passato, e al tempo stesso illumina il nuovo anno che sta per cominciare.
Sono numerose e spesso stravaganti le tradizioni che accompagnano i festeggiamenti di Capodanno nel mondo. Eccone qui alcune.
Inghilterra. Si prepara del pudding e tutti i convitati, uno alla volta, mescolano l’impasto per nove volte in senso orario. Si mangia una mela che si trova sospesa ad un filo cercando di non spegnere la candela attaccata all’altra estremità. E c’è anche chi, non temendo di “scherzare col fuoco”, pesca con le mani la frutta secca che galleggia in un liquore “in fiamme”, oppure salta all’interno di un cerchio formato da 13 candele accese!
Scozia. La prima persona che entra in casa al momento dei festeggiamenti può portare buona o cattiva sorte: meglio, quindi, far entrare per primi amici o parenti fidati, sempre col piede destro e mai a mani vuote!
Irlanda. Lanciare una pagnotta contro un muro la sera del 31 dicembre serve a scacciare gli spiriti maligni: il rumore li spaventa e li allontana.
Belgio. All’alba del nuovo anno si gusta una zuppa di cipolla gratinata e i bambini scrivono lettere ai genitori.
Germania. La sera del 31 dicembre si scioglie un pizzico di piombo e poi lo si versa in acqua fredda: a seconda della forma che assume, si può intuire come sarà l’anno che verrà. Si accoglie l’anno nuovo travestiti, mangiando dolcetti di marzapane rosa a forma di maiale e brindando con una bevanda della fraternità realizzata mischiando vino rosso, rum, spezie e bucce d’arancia.
Estonia. Il primo gennaio si mangia sette volte perchè così facendo si potrà affrontare il nuovo anno con una forza immane, pari a quella di sette uomini.
Siberia. Gli abitanti del luogo hanno il coraggio di tuffarsi in un lago ghiacciato!
Giappone. Nella notte di Capodanno risuonano 108 rintocchi delle campane buddhiste, tanti quanti sono, secondo la tradizione, i peccati commessi da un uomo durante l’anno: affinchè questi vengano cancellati dall’avvento dell’anno nuovo, basta ascoltare con attenzione tutti i rintocchi, perchè il suono purifica l’anima. In questi giorni, inoltre, si appendono decorazioni fatte con rami di pino, bambù e fili di paglia all’ingresso delle case, per ringraziare gli dei che proteggono i raccolti e gli antenati.
Brasile. Si salta per sette volte tra le onde del mare per attirare la fortuna. Si offrono alla dea Yemaja sigari, bevande alcoliche e fiori: i doni vengono posti su piccole zattere illuminate da candele, che vengono spinte al largo mentre si esprime un desiderio.
Cile. A Talca si fanno dei raduni di famiglia al cospetto delle tombe dei propri cari, perchè… porta fortuna!
Messico. Si getta lo sporco fuori di casa, oppure si pone una valigia all’esterno dell’abitazione, in modo da attrarre futuri viaggi.
Bolivia. A Capodanno si mettono delle monete nell’impasto per i dolci: chi le trova avrà assicurato un nuovo anno all’insegna della felicità e dell’abbondanza.
Ecuador. Effigi raffiguranti i nemici, ovvero le disgrazie dell’anno passato, vengono bruciate per le strade delle città.
Vi auguro di non incontrare nessun “nemico” da bruciare nell’anno che sta per iniziare.
Anzi, possa il 2022 portarvi tutti i felici cambiamenti che desiderate!