Le Amazzoni tra mito e realtà

Quello delle Amazzoni è passato alla storia come un popolo tutto al femminile, dotato di un’organizzazione matriarcale e dunque governato da una regina. Ma si tratta solo di leggenda, o le donne guerriere sono esistite davvero? Chi erano le Amazzoni nella storia, e in che modo sono ancora presenti nella cultura contemporanea?

Amazzoni: origine del nome
Echi dell’esistenza delle Amazzoni sono giunti fino a noi soprattutto attraverso i racconti dei greci. Per questa ragione si è sempre creduto che il loro nome derivasse dal greco antico, e che fosse composto dalla “a” privativa seguita da “mazos” (seno). Secondo questa etimologia, il significato di “amazzone” sarebbe quindi “senza mammella”. Ciò comproverebbe la leggenda secondo cui le amazzoni usavano mutilarsi il seno destro per poter maneggiare più agevolmente l’arco. Questo racconto, tuttavia, potrebbe derivare proprio dall’ipotetica etimologia “a-mazos”: infatti, nelle rappresentazioni artistiche giunte fino a noi, le Amazzoni sono sempre raffigurate con entrambi i seni.

È quindi più probabile che il loro nome derivi dal greco “ama-zoo”, ossia “vivere insieme”, oppure da “a-mas’ya”, cioè “senza uomini”. L’origine del nome delle Amazzoni rimane comunque incerta, così come tutte le informazioni che, riguardo a queste donne leggendarie, ci sono giunte in forma di mito attraverso gli scritti degli antichi greci.

Il mito greco delle Amazzoni
La storia è costellata di narrazioni, sospese tra il mito e la realtà, relative a popolazioni di donne guerriere, descritte come forti, indipendenti, e talvolta anche crudeli con gli uomini. Troviamo le prime tracce delle Amazzoni nell’Iliade di Omero, scritta all’incirca nell’ottavo secolo a.C. Successivamente ne parlarono vari altri autori tra cui Erodoto, storico vissuto nel quinto secolo a.C.

Secondo la mitologia greca le Amazzoni erano figlie di Ares, dio della guerra, e della ninfa Armonia. Leggenda vuole che queste donne non accettassero alcuna presenza maschile accanto a sè, se non per lavori di schiavitù e, due volte all’anno, per avere rapporti sessuali in modo da procreare e mantenere così la discendenza femminile.
Nei racconti dei greci vi sono anche riferimenti ad alcune mitiche regine delle Amazzoni. Nei miti relativi alle peripezie di Eracle compare ad esempio la regina Ippolita, mentre nell’Iliade si narra di Pentesilea, che si innamorò del re Priamo e lo aiutò, alla guida di un esercito di Amazzoni, nella guerra di Troia.

Amazzone 1

Un altro mito racconta che Teseo, divenuto re di Atene, decise di ingaggiare contro le Amazzoni una battaglia denominata “amazzonomachìa”. Al contrario di quanto si aspettasse, esse lo accolsero però con dei doni. Invece di ricambiare la cortesia, il re invitò le più belle e giovani Amazzoni sulla sua nave, e salpò facendole sue prigioniere. Presto si innamorò di una di loro, Antiope. Spinte dal desiderio di vendetta, le Amazzoni marciarono su Atene e diedero vita a una guerra che sarebbe durata per anni. Antiope combatté a fianco del marito, e perse la vita.

Passando dal mito alla realtà, non sappiamo per certo dove siano vissute le Amazzoni, anche se i luoghi più accreditati sono il Caucaso e l’antica Scizia.

Le Amazzoni nella storia
Dai racconti che ci sono pervenuti, nonché da vari ritrovamenti archeologici recenti, sembra probabile che le Amazzoni non costituissero un popolo a sé stante, bensì facessero parte di varie tribù, stanziate prevalentemente in Asia Minore, tra l’Anatolia, il Caucaso, il Mar Caspio e il Mar Nero. Tra le popolazioni che abitavano quelle aree vi erano ad esempio i Lici, tra i quali vigeva il matriarcato: infatti, secondo quanto riportò in seguito lo storico Erodoto, era la madre a determinare lo stato sociale e il destino del figlio, non il padre. Lo stesso Erodoto collocò poi le Amazzoni nella Scizia, dove sarebbero emigrate dopo essere state sconfitte dai guerrieri greci. In quelle remote terre, tra le montagne del Caucaso, le Amazzoni si unirono, anche carnalmente, ai guerrieri sciti, dando origine al popolo dei Sarmati. Queste donne si gestivano in autonomia, cacciavano, allevavano animali, combattevano a cavallo insieme agli uomini, e rimanevano vergini fino a che non avessero ucciso dei nemici in battaglia. Solo dopo aver assolto a questo compito potevano sposarsi, ma sembra che il matrimonio le obbligasse ad abbandonare l’attività guerresca.

Oggi diverse scoperte fanno pensare che tra le popolazioni della Scizia vi fossero effettivamente delle donne guerriere. In particolare sono stati rinvenuti alcuni “kurgan”, tumuli funerari al cui interno i defunti venivano sepolti insieme a oggetti preziosi e alle loro armi. Grazie alle analisi paleogenetiche, si è potuto stabilire che alcune di queste sepolture erano dedicate a giovani fanciulle, le quali portavano con sé arco e frecce nel loro ultimo viaggio.

Amazzone 2

Le Amazzoni nella cultura contemporanea
Tutti i racconti a noi pervenuti riguardo alle popolazioni di Amazzoni hanno un epilogo infelice, poiché la controparte maschile di queste donne guerriere viene sempre descritta come vittoriosa su di esse. Sia che le Amazzoni siano annientate in battaglia da un esercito di uomini, sia che cadano innamorate di un eroe greco, vi sono sempre degli uomini che hanno la meglio sul loro spirito guerriero. Ciò deriva di certo dalla mentalità patriarcale, che considera intollerabile il concetto di “potere femminile”.

Tuttavia le Amazzoni non sono mai state dimenticate, e sono state valorizzate dalle arti contemporanee, benchè si tenda spesso a rappresentarle in una forma piuttosto idealizzata. Ricordiamo ad esempio la serie tv “Xena – Principessa guerriera”, in cui la protagonista incontra e si scontra spesso con varie tribù di Amazzoni. Lo stesso personaggio di Wonder Woman, icona dei fumetti, della tv e oggi anche del cinema, deriva dal lascito di queste antiche guerriere.

Wonder Woman

Nonostante il peso ormai millenario della cultura patriarcale (o forse proprio a causa di esso), queste antiche popolazioni declinate al femminile continuano ad esercitare un sottile fascino su di noi. Piccole o grandi che fossero, quelle tribù di impronta matriarcale stabilirono che le donne potevano essere sovrane, guerriere, madri e amanti, senza dover dipendere dagli uomini. Non ci è dato sapere se davvero usassero gli uomini solo a scopi riproduttivi, anche perchè tutto ciò che riguarda la loro sessualità è stato probabilmente stravolto dagli autori di sesso maschile che hanno raccontato le loro gesta. Tra verità e leggenda, le Amazzoni hanno comunque trasmesso a molte generazioni di donne un messaggio di forza e indipendenza, che né il trascorrere del tempo né i cambiamenti culturali potranno mai cancellare.