Cintamani, la Pietra delle Stelle

In sanscrito, Cintamani significa “Gioiello del Mondo”. Nel Buddhismo si dice sia una delle quattro reliquie cadute in uno scrigno dal cielo. Secondo una leggenda tibetana, sarebbe stato un cavallo alato, al galoppo attraverso l’universo, a portare sulla Terra il cofanetto contenente i quattro oggetti sacri, tra i quali vi era appunto la pietra Cintamani.

Cintamani è un meteorite che, almeno secondo la leggenda, sarebbe entrato in collisione con la superficie terrestre molti milioni di anni fa. Si presume che sia un pezzo di moldavite, di colore nero o verde oliva.

Si racconta che la Pietra abbia avuto origine dalla Cintura di Orione, precisamente dal sistema stellare di Sirio, e che racchiuda dentro di sé un grande potere. Sarebbero stati gli abitanti di Agartha, mitico regno interno al pianeta Terra, a custodire fino ad oggi il corpo principale del “Gioiello del Mondo”. Di tanto in tanto, però, frammenti della Pietra verrebbero donati ad alcuni abitanti di superficie a fin di bene; si citano tra gli altri Re Salomone, Alessandro il Grande e Akbar il Grande. Quei pochi che hanno avuto la fortuna di avvicinare un frammento della Pietra, affermano di essere stati investiti da una potente esplosione di energia cosmica.

Nel 1923, il grande artista, esoterista e diplomatico russo Nicholas Roerich ricevette a Parigi un frammento della Pietra. In quell’occasione il talismano fu immortalato in una fotografia che in seguito è stata messa a disposizione dagli archivi del Museo Roerich di New York. La vedete qui, ricolorata rispetto all’originale:

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Durante una spedizione in Asia Centrale, Roerich raccoglie poi informazioni riguardanti la Pietra miracolosa. Scopre allora dei racconti secondo i quali la Pietra, caduta da una stella lontana, di tanto in tanto appare in vari Paesi prima di grandi eventi.

La Pietra di solito giunge alle persone in modo inaspettato, completamente sconosciuto. Allo stesso modo inaspettato, a tempo debito la pietra scompare, per apparire ancora una volta nel periodo di giudizio in un paese completamente diverso.”

Secondo questi racconti, il corpo principale di Cintamani giace a Shambhala, regno mistico situato tra l’India e la Cina, dimora di Esseri Illuminati; una piccola parte della Pietra in frammenti compare periodicamente e viaggia sulla Terra, mantenendo comunque il collegamento magnetico con la Pietra principale e con la Fratellanza Bianca.

Nel suo libro “Shambhala”, Nicholas Roerich inserisce la seguente frase latina apparentemente sibillina: “Lapis exilis dicitur origo mundi”. Alla luce del contesto attuale, si può intendere questa frase come “Il frammento meteorico si dice sia l’origine del Mondo” o, più precisamente, “l’origine, il fondamento della Nuova Era”.

Il brano è stato scritto nel 1929 a Urusvati, nome della dimora dei coniugi Roerich a Kulu ai piedi dell’Himalaya, dove la coppia si stabilì dopo la spedizione nell’Asia Centrale, in attesa della manifestazione della nuova era.

Ora alcuni piccoli frammenti di Cintamani sarebbero riapparsi sulla superficie terrestre, collocati in punti strategici della griglia energetica della Terra per stabilizzare il processo di transizione verso l’Evento.

Anche secondo la cultura popolare la pietra Cintamani aiuterebbe l’umanità in caso di grandi disastri o guerre e questo è sicuramente il momento adatto per avvalersi di questa risorsa di massima purezza.

Una profezia tibetana ci dice:

Verrà il tempo in cui il Re del Mondo si manifesterà con il suo esercito dal suo regno sotterraneo per sconfiggere le forze oscure e dare inizio ad una Nuova Era.”

Questo tempo è adesso e Cintamani, la Pietra delle Stelle, avrà un ruolo chiave in tutto questo.

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