Magia del profumo

I profumi sono dei potenti maghi che possono
trasportarvi attraverso gli anni che avete vissuto
~ Helen Keller ~

L’olfatto è il nostro senso più primitivo: quando annusiamo, l’informazione arriva direttamente a un’area del cervello destinata alla gestione delle emozioni, il sistema limbico. Tutti gli altri sensi, invece, ricevono stimoli che vengono prima analizzati e poi inviati alla regione emotiva del cervello.
Ciò spiega la forza dei ricordi olfattivi, come ad esempio il profumo di nostra madre, l’odore dell’erba tagliata, del terreno bagnato dalla pioggia, del pane appena sfornato… Quando avvertiamo un odore piacevole e familiare, torniamo indietro nel tempo, rivivendo dei momenti generalmente felici e confortanti. E’ allora corretto affermare che i profumi sono armi potenti, in quanto possono raggiungere direttamente la sfera emotiva e avere un effetto sulla nostra psiche e sui nostri comportamenti.

La famiglia olfattiva più “seducente” è forse quella dei profumi orientali: incenso, mirra, ambra, vaniglia, con le loro note calde e sensuali si prestano magnificamente alla produzione di magici elisir. Interessante è anche la fragranza dell’oleandro bianco. Il suo profumo dolce e persistente e i suoi innocenti petali bianchi celano in realtà tossine mortali, che scorrono in ogni parte del fiore. L’avvelenamento prodotto dall’oleandro è descritto come una forma d’arte, piena di passione poetica.

Oleandro

L’uso del profumo nella storia

Presso i popoli dell’antichità, il profumo venne usato prima di tutto come un potente messaggero del divino. In effetti, i primi profumieri non erano altro che sacerdoti: i “profumi” che essi preparavano avevano lo scopo di creare canali di comunicazione con l’aldilà.
Gli antichi Egizi realizzavano unguenti che impiegavano nel processo di imbalsamazione e che, secondo la loro visione, avrebbero contribuito a donare l’immortalità ai defunti.
Anche nella civiltà greco-romana, i profumi erano considerati un mezzo privilegiato di comunicazione sottile, specie grazie al fumo dell’incenso che, elevandosi verso l’alto, trasmetteva agli dei le preghiere e le richieste degli umani.

Più tardi, nel corso della storia, il profumo è stato usato per guarire e proteggere dalle malattie. Era infatti diffusa la credenza che i cattivi odori portassero malattie e che, indossando degli appositi profumi, ci si potesse proteggere dal male. Per schermarsi dai pericoli della peste, ad esempio, era necessario passare un po’ di tempo ogni mattina strofinandosi aceti ed unguenti sul corpo. Poi si dovevano ingerire fiori ed erbe profumate come l’angelica, ritenuta superlativa nella lotta contro il male. Inoltre ci si riempiva le narici di sostanze profumate, per proteggersi nel caso in cui ci si trovasse in ambienti dall’aria fetida. Il rosmarino venne ampiamente utilizzato proprio a questo scopo, soprattutto durante il Rinascimento. Questa pianta aromatica, conosciuta per le sue proprietà terapeutiche, veniva impiegata per realizzare soluzioni sia bevibili che profumate, come la famosissima Acqua della Regina d’Ungheria.

I Pomander

Proprio allo scopo di proteggersi dalle malattie e dai malefici, venne ideato il Pomander (nome derivante dal francese “pomme d’ambre”, ovvero “mela d’ambra”). Originariamente costituito da una sfera fatta di erbe e resine profumate, il Pomander veniva inserito in un piccolo contenitore conosciuto con lo stesso nome e generalmente realizzato in oro o in argento: questo veniva tenuto a contatto con il corpo, come una protezione contro il contagio in tempi di pestilenza, o semplicemente come un profumatore contro i cattivi odori. I contenitori sferici che contenevano i Pomander venivano appesi al collo con una catenella o attaccati alla cintura; di solito erano perforati per emanare i profumi, e potevano contenere varie sezioni, in ciascuna delle quali veniva inserito un profumo diverso.
I Pomander vennero introdotti nel tardo Medioevo e continuarono ad essere usati fino al XVII secolo.

Pomander

Profumo di… Strega!

Imbevuto di un’aura di mistero fin dall’antichità, il profumo è in grado di affascinare i nostri sensi. Non possiamo sfuggire a un odore, così come non possiamo sfuggire a un incantesimo. Per questa ragione, nel corso dei secoli, il profumo è stato spesso associato a qualche forma di Stregoneria. In molti libri di incantesimi, conosciuti come Grimori, erbe, fiori, radici e resine sono indicati come fondamentali ingredienti di “ricette occulte” da impiegare nei lavori magici.

Nell’ambito della Stregoneria, un brutto incantesimo può essere annullato da un controincantesimo. Per secoli si è creduto che anche una corazza profumata potesse essere utilizzata come arma occulta contro un incanto malevolo. Ancora oggi, in effetti, cospargersi di profumo è considerato da alcuni un atto simile all’indossare un’armatura che protegge dal mondo esterno. Il nostro profumo crea un alone o una specie di bolla intorno a noi, in cui ci sentiamo a nostro agio. Quando gli odori circostanti sono sgradevoli, annusare il nostro profumo ci calma.

Non sorprende quindi, che in passato si sia sviluppata l’idea del profumo come baluardo contro gli incantesimi malvagi, nonché la convinzione che certi odori possano allontanare il male. Si dice che il Diavolo – che secondo antiche fonti vivrebbe in un luogo putrido e puzzolente – sia disturbato dal buon profumo!

Storicamente, le donne hanno spesso usato il profumo per proteggere se stesse e i propri cari da malattie e oscuri incantesimi: anche per questo motivo, però, a partire dall’epoca medievale sono state accusate di praticare arti stregonesche. Un po’ come i filtri d’amore, anche i profumi erano considerati armi pericolose, in grado di ammaliare e far perdere la testa. Molte donne vennero quindi additate come tentatrici malvagie, che cercavano di irretire gli uomini e di condurli alla perdizione. Ancora nel Rinascimento si continuò a considerare con un certo sospetto l’usanza femminile di profumarsi. Ad esempio si riteneva che le donne anziane emanassero inevitabilmente un cattivo odore: perciò, quando profumavano eccessivamente, esse correvano il rischio di essere considerate delle streghe, benchè in realtà cercassero semplicemente di mascherare con il profumo i cattivi odori emanati dal loro corpo.

Profumo 1

Con il trascorrere dei secoli, il profumo si è trasformato sempre più in una potente – ma in fondo innocente – arma di seduzione, una sorta di incantesimo dei sensi al quale è impossibile resistere. Il profumo può infatti aiutarci a risvegliare il desiderio, e ad alimentare quella sensazione di piacere anche quando la persona che amiamo è lontana da noi. Ciò spiega il motivo per cui molti profumi hanno nomi legati al vocabolario dell’amore e della seduzione: essi dovrebbero far cadere chiunque sotto il nostro incantesimo!

Se vuoi lanciare un incantesimo basato sull’uso di unguenti ed essenze profumate, la prima cosa a cui dovresti puntare è l’alone seduttivo che magicamente si crea quando si cosparge di profumo la propria pelle. Puoi suscitare un forte magnetismo a livello astrale, applicando il profumo in particolare sui polsi e sulle braccia, in corrispondenza delle vene più evidenti. L’intenzione focalizzata farà il resto… Ciò che allora avverrà sarà pura Magia!

Rosa rossa